Donne, bambini, anziani. Sono centinaia le persone che stanno lasciando le loro abitazioni o che restano in attesa di andarsene. Siamo a Mosul in Iraq dove lentamente prosegue l’avanzata delle forze lealiste irachene, che hanno ripreso l’offensiva nel tentativo di strappare all’Isil la sua roccaforte.
107000 displaced by fighting to retake #Mosul. Insecurity a concern for deliveries in eastern Mosul where indirect fire killed 4 volunteers. pic.twitter.com/PP2mrTX1xy— UNOCHA (@UNOCHA) December 21, 2016
Dopo una sosta di due settimane i combattimenti ora si sono spostati nel quartiere di Quds, nella parte est della città, oltre che nel settore nord dove, secondo quanto riferito dal generale Najim al Juburi, comandante dell’offensiva, le forze governative sono riuscite a sbarrare la strada utilizzata dagli jihadisti per i rifornimenti.
70 #ISIS fighters killed as two villages are liberated to the north of #Mosul https://t.co/GV30Bkzthu— Al-Masdar News (@TheArabSource) December 30, 2016
“C‘è stato uno scontro a fuoco nella zona dove ho sempre vissuto, ci racconta quest’uomo. Abitavo nel quartiere Tahrir dove erano in corso scontri tra truppe irachene e militanti dell’Isil. Sono fuggito da li e sono venuto a Kukjali. Abbiamo avuto solo il tempo di prendere i nostri vestiti e basta.”
#BREAKING
Counter terrorism unites have announced Al-Quds Al-Thani district east #Mosul completely liberated. #Iraq pic.twitter.com/qzjI4ChiMJ— Iraqi Day (@iraqi_day) December 31, 2016
Intanto nei cieli dell’Iraq, gli aerei della Coalizione internazionale, guidata dagli Stati Uniti cercano di individuare le possibili postazioni dell’Autoproclamato stato islamico, da colpire. Nell’ambito di questa nuova, massiccia offensiva sono stati bombardati tutti i ponti sul fiume Tigri, allo scopo di isolare i terroristi del Califfato.
People fleeing conflict in the Iraqi city of #Mosul are risking everything in a desperate search for safety pic.twitter.com/9NUYSURO2J— UN Refugee Agency (@Refugees) December 30, 2016