Iraq: Isis incendia fabbrica di zolfo, prosegue l'avanzata verso Mosul

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Con le truppe irachene che avanzano verso Mosul da sud, e i Peshmerga da nord, l’Isis usa qualunque mezzo per difendere la città, la sua roccaforte irachena. Nel corso dei combattimenti, i miliziani hanno anche dato fuoco a una fabbrica chimica, a sud est della città, per rallentare l’esercito regolare iracheno. Due persone sono morte e migliaia sono rimaste intossicate dall’anidride solforosa.

“I pazienti presentavano sintomi di soffocamento dovuti all’incendio della fabbrica di zolfo presso Qayyara. Più colpiti uomini e donne anziani, oltre ai bambini, specialmente quelli asmatici o con la bronchite, e altri casi”.

Secondo fonti dei servizi segreti iracheni, a Mosul negli ultimi due giorni l’Isis avrebbe giustiziato 284 civili, forse come monito alla popolazione.
Non vi sono conferme indipendenti.

I curdi intanto avanzano da nord, ma hanno dovuto rallentare perché devono ora proteggere le retrovie, dopo il sanguinoso attacco a Kirkuk, dove decine di miliziani dell’Isis, forse nascosti tra i profughi, sono improvvisamente entrati in azione.

Secondo fonti non confermate, tre giorni fa sarebbe stato visto a Mosul anche Abu Bakr al Baghdadi, il leader del sedicente Stato Islamico, che si troverebbe in città insieme all’artificiere della milizia. Fonti non confermate dicono anche che alcuni giorni fa la una parte della polizia dell’Isis avrebbe tentato di mettere in atto contro al Baghdadi un golpe, represso nel sangue.

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