Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 23 aprile 2008. Collabora un imprenditore. Due arresti della Squadra mobile di Agrigento e della Dda di Palermo. Estorsione e favoreggiamento al superlatitante, Gerlandino Messina.
Ecco il testo:
Sono stati 6 e adesso sono 7. Un altro imprenditore si e' stancato. '' Basta, non pago piu', anzi denuncio e collaboro ''. E cosi' questa mattina e' stato stiracchiato il cancello d' ingresso del carcere ''Petrusa'' di Agrigento. I Poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, capitanati da Salvatore Montemagno, hanno riaccompagnato in cella un ex Consigliere comunale di Realmonte, eletto con una lista civica di centro destra. E' un imprenditore ed ha 31 anni. Il suo nome e' Francesco Gucciardo, ed e' stato gia' arrestato il 29 ottobre scorso, il giorno dell'operazione cosiddetta ''Marna''. Come la pietra bianca argillosa della costa tra Porto Empedocle, Realmonte e Siculiana, dove ha imperversato il blitz che ha provocato 13 arresti. Il Tribunale del Riesame di Palermo ha scarcerato Gucciardo per insufficienza dei gravi indizi di colpevolezza. Nel frattempo pero' l'imprenditore presunta vittima di Gucciardo si e' presentato alla Questura di Agrigento, negli Uffici della Squadra mobile, ed ha parlato con il capo, Montemagno...
L'imprenditore ha pagato nelle mani di Gucciardo dal 2004 al 2007, tra i 2mila ed i 2mila e 500 euro all'anno, complessivamente circa 15mila euro. Soldi per la famiglia mafiosa di Porto Empedocle, Realmonte e Siculiana, capeggiata da Gerlandino Messina. E Francesco Gucciardo avrebbe favorito la latitanza del boss empedoclino. Sarebbe stato la sua scorta armata cosi' come uno sconosciuto, o quasi, di Realmonte , arrestato oggi perche' ''tragediato'', tra virgolette, dal pentito Maurizio Di Gati. E' un operaio di 31 anni, il suo nome e' Vincenzo Iacono, ed e' parente degli Iacono gia' arrestati il 29 ottobre. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. I magistrati Giuseppe Fici, Gianfranco Scarfo' e Fernando Asaro. I mafiosi hanno sempre prediletto la lettura dei testi sacri. Provenzano e la bibbia, ad esempio. Invece, ecco su di un tavolo della Questura di Agrigento cio' che e' stato scoperto a casa di Francesco Gucciardo. Libri ed anche dvd '' di rispetto''. I Corleonesi, Il fantasma di Corleone, Le stragi di mafia, Vita e miracoli di Toto' Riina ed il film '' Il Capo dei Capi'', con la foto di '' U curtu'' da giovane. I 2 mandati di cattura sono stati firmati dalla Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, che e' la stessa che il 27 febbraio scorso ha ammesso come parte civile al processo ''Marna'' i 6 imprenditori che hanno puntato il dito contro i loro taglieggiatori. Giuseppe Catanzaro, il fratello Lorenzo, Vincenzo Consiglio, Antonio Mirabile ,Giuseppe Gaglio, e poi Emilio Greco, di Gela, impegnato nella costruzione di un Centro commerciale a Cammarata. Libera impresa e riscatto antiracket..