Ruoppolo Teleacras - Mafia e famiglie

Bestiacane 2012-12-13

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Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 29 aprile 2010. Toccata e fuga di Salvatore Messina a Porto Empedocle. Permesso straordinario per incontrare i familiari.
Ecco il testo:
Alcuni anni addietro, il cimitero di Porto Empedocle è stato più volte circondato da Polizia e Carabinieri. Una catena militare che ha stretto le mura e le tombe lungo la strada statale 115. Tanti perchè ? Poi si è capito. L' ex superkiller della mafia empedoclina, Alfonso Falzone, poi pentito e protetto, viaggiò dalla sua località segreta verso la sua città per salutare il padre, morto. E così è stato anche per il pentito Luigi Putrone, che è rientrato a Porto Empedocle per salutare la tomba della madre. Poi anche Cesare Lombardozzi di Agrigento è stato in città a casa della madre, al Quadrivio Spinasanta, appena morta. Salvatore Castronovo di Agrigento ha ottenuto un permesso di 30 minuti per visitare la tomba della madre, però non lo ha utilizzato. Adesso un altro empedoclino, dopo Falzone e Putrone, rientra super scortato. Lui è Salvatore Messina, 45 anni, figlio di Giuseppe, ucciso l' 8 luglio del 1986. Messina è stato arrestato il 12 gennaio del 1999, il giorno del secondo maxi blitz Akragas, incastrato dalle dichiarazioni di Falzone. Salvatore Messina sfuggì alla prima operazione "Akragas", la notte tra il 17 ed il 18 marzo del 1998, perchè il pentito Pasquale Salemi, suo parente perchè figlio di una Messina, non lo accusò. Lo zio Giuseppe ed il fratello Gerlandino invece sono scappati dalle case di contrada "Cannelle", mattoni e finestre tra le marne bianche a ridosso del mare. Ed a "Cannelle" Giuseppe è stato arrestato dai Carabinieri il 18 giugno del 2000. Si racconta che anche Gerlandino fosse insieme allo zio, e che scappò in tempo, ed è ancora latitante. Nel frattempo Salvatore Messina è stato processato e condannato all' ergastolo, con sentenza definitiva in Cassazione del 10 ottobre del 2004, per il tentato omicidio di Gaetano Farruggia, inteso Totò, vittima di un agguato il 7 luglio del 1991, e per l' omicidio di Antonino Taiella, ucciso il 22 giugno del 1991, e i complici di Messina furono Alfonso Falzone e Joseph Focoso. Adesso Salvatore Messina è detenuto a Prato ed il Magistrato di sorveglianza gli ha accordato un permesso straordinario per incontrare la moglie ed il figlio 13enne. Solo 3 ore. Toccata e fuga, salutata sotto l' abitazione di "Cannelle" da parenti e amici. Poi il salto dentro il cellulare della Polizia penitenziaria. Ed il carcere.

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