Ruoppolo Teleacras - Corruzione a Licata, arresti

Bestiacane 2012-11-26

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I servizi di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 24 e 25 novembre 2009. Corruzione aggravata a Licata. Arrestato il Sindaco, un Assessore, il vice Presidente del Consiglio comunale ed un Impresario di spettacoli. (per il video in alta qualità clicca su HQ in basso a destra dello schermo).
Ecco i testi:
Corruzione. Presunto pagamento di mazzetta. Per lubrificare un appalto. Il copione della tangentopoli all' italiana si sarebbe ripetuto sul set di Licata. I Carabinieri della locale Compagnia, capitanati da Massimo Amato, hanno arrestato ai domiciliari il sindaco di Licata, Angelo Graci, l' assessore ai Servizi sociali, Tiziana Zirafi, il vice Presidente del Consiglio comunale, Nicolò Riccobene, e l' impresario di spettacoli, Carmelo Napolitano. L' inchiesta ruota intorno ad una presunta tangente. L' impresario Napolitano avrebbe pagato 6mila euro a Graci, Zirafi e Riccobene per stipulare l' appalto comunale per uno spettacolo musicale in programma in occasione della festa del Patrono di Licata, Sant' Angelo. La relativa delibera è stata adottata per 31mila e 500 euro, una somma che sarebbe superiore rispetto alle offerte di altre agenzie. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Lisa Gatto, su richiesta dei sostituti titolari delle indagini, Gemma Miliani e Santo Fornasier, del pool Reati contro la Pubblica amministrazione, insieme al capo Renato Di Natale ed all' aggiunto Ignazio Fonzo. Graci, Zirafi e Riccobene rispondono di corruzione aggravata in concorso per atto contrario ai doveri d'ufficio.
Sono stati due imprenditori di Licata esclusi, presunti discriminati, a denunciare la corruzione. Poi l' impresario di spettacoli, Carmelo Napolitano, originario di Gela, ed i 3 amministratori comunali di Licata, sono stati calamitati nel vortice delle indagini dei Carabinieri di Licata e della Procura di Agrigento. La denuncia risale ai primi giorni dello scorso aprile. I due imprenditori entrano quì, nella caserma della Compagnia dei Carabinieri di Licata, e dichiarano a verbale: "gli spettacoli collaterali alla festa del patrono di Licata, Sant' Angelo, che si svolge la prima settimana di maggio, sono stati aggiudicati senza un' asta pubblica o una trattativa privata" . Le ricerche degli indizi di colpevolezza, i riscontri. Sarebbe stato il vice presidente del Consiglio comunale, Nicolò Riccobene, 65 anni, a presentare l' impresario, Carmelo Napolitano, 42 anni, al sindaco, Angelo Graci, 59 anni, ed all' assessore ai Servizi sociali, Tiziana Zirafi, 36 anni. Poi le intercettazioni, ed i primi elementi di prova. Nicolò Riccobene, che è impiegato amministrativo dell' Ospedale "San Giacomo d' Altopasso" , telefona spesso a Napolitano e lo rassicura: "il tuo progetto è ok, sarà approvato" . Poi Riccobene, ancora intercettato, parla di "un invito di 6 persone". Ebbene, secondo gli inquirenti sarebbe la frase in codice che indica la somma della tangente pattuita, 6mila euro, che sarebbe stata consegnata a Gela. Il 6 maggio scorso a Licata, in piazza Progresso, si è svolto il concerto della cantante Dolcenera ed uno spettacolo di intrattenimento, organizzato da Carmelo Napolitano. Al Comune è costato 31mila e 500 euro. La delibera è la numero 44, del 24 aprile 2009. Altre offerte, più vantaggiose ed economiche, sarebbero state ignorate.

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