Al via a Boston il processo contro l’unico accusato per l’attentato della maratona del 15 aprile 2013. Dzhokhar Tsarnaev è stato arrestato quattro giorni dopo l’attacco con due bombe che hanno ucciso tre persone e ne hanno ferite o mutilate altre 264.
30 i capi d’accusa a suo carico, tra cui quella di aver fabbricato e usato armi di distruzione di massa. Il 21enne, di origine cecena ma naturalizzato statunitense, si è sempre è dichiarato non colpevole ma rischia la pena di morte.
‘‘È un processo difficile da seguire, ma è un cosa buona farlo. Per metterci tutto alle spalle e ricominciare dall’inizio’‘, dice un residente. ‘‘È doloroso, naturalmente, rivivere qualcosa di così traumatico, ma penso: chi meglio dei cittadini di Boston può farlo?”, si chiede un’altra.
A Boston il 15 aprile 2013 le due esplosioni si verificarono vicino al traguardo della maratona. Si tratta del più grande attacco nel suolo statunitense dopo l’11 settembre 2001.
Gli avvocati di Dzhokhar Tsarnaev cercheranno di dimostrare che l’intera responsabilità dell’attacco è del fratello maggiore, Tamerlan Tsarnaev, 26 anni, morto in una sparatoria con la polizia.