Potrebbero essere una cinquantina le persone che testimonieranno il prossimo marzo per determinare se il cardinale George Pell debba essere rinviato a giudizio per aggressione sessuale. E’ quanto stabilito da un tribunale di Melbourne, durante un’udienza alla quale ha partecipato il Prefetto agli Affari economici vaticani.
Cardinal #pell leaves Melbourne Magistrates Court after committal mention hearing for multiple allegations of historic sexual abuse pic.twitter.com/XLsQupaUkk— Lucie Morris-Marr (@luciemorrismarr) 5 ottobre 2017
Pell, uno dei consiglieri più vicini a Papa Francesco – che gli ha accordato un periodo di congedo per potersi difendere e non dover quindi dare le dimissioni -, deve rispondere alle accuse di molestie e stupro su minori, quando era sacerdote nella cittadina australiana di Ballarat, tra il 1976 e il 1980, e arcivescovo a Melbourne, tra il 1996 e il 2001. Già dalla prima udienza, risalente a luglio, l’avvocato del cardinale aveva dichiarato l’innocenza del suo cliente, il più alto esponente ecclesiastico mai coinvolto in un caso di pedofilia.