I Paesi asiatici non stanno facendo abbastanza per contrastare l’Ebola. E questo nonostante dispongano di risorse umane adeguate.
La critica è stata lanciata dal presidente della Banca mondiale Jim Yong Kim, medico statunitense di origine coreana, che ha parlato a una conferenza a Seul: “Molti Paesi asiatici che potrebbero dare un aiuto non lo stanno dando, specialmente quando si tratta di inviare personale sanitario. Mi rivolgo a questi Paesi affinché offrano i loro operatori adesso”.
Si stima che ci sia bisogno di migliaia di sanitari per contrastare il virus, che con l’epidemia ha ucciso circa 5mila persone in Paesi dell’Africa occidentale: soprattutto Liberia, Guinea e Sierra Leone.
Tra gli Stati più attivi c‘è il Regno Unito, che il 30 ottobre ha spedito in Sierra Leone la nave Argus, carica di aiuti.
Un’unità tedesca ha inaugurato la missione il 29 ottobre nella capitale della Liberia Monrovia.
La Liberia è il Paese più colpito, ma secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la diffusione del virus sta diminuendo.
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