Due minuti di terrore portano la sterlina a un minimo da 31 anni sul dollaro. Un ‘flash crash’, un crollo lampo, ha affossato le quotazioni sui mercati asiatici.
Un crollo dovuto a un ‘fat finger’, un dito pesante di un trader, che avrebbe innescato vendite a raffica o dagli algoritmi che rintracciano le notizie sul web: in quei minuti, il Financial Times aveva pubblicato i commenti del Presidente francese Hollande sulla Brexit.
“Il Regno Unito ha scelto la Brexit, una Brexit veloce – le parole di François Hollande -Bisogna andare fino in fondo e realizzare la volontà degli inglesi di lasciare l’Unione europea. Dobbia continuare sulla strada della fermezza. Senza di essa, metteremo in discussione i principi stessi dell’Unione europea”.
Un incidente che mette però in rilievo la marcata volatilità sulla valuta britannica che nelle ultime sedute risente dagli annunci della premier Theresa May: “C‘è certamente ancora spazio per un ulteriore indebolimento della sterlina, soprattutto nei confronti del dollaro, perché c‘è una forte speculazione e la Federal Reserve potrebbe aumentare i tassi di interesse a dicembre – spiega Michael Hewson, Analista di CMC Markets – Da questo punto di vista, la Federal Reserve è potenzialmente su un ciclo di rialzi che può mettere sotto pressione la sterlina”.
La Banca d’Inghilterra cerca di tranquillizzare i mercati, aprendo un’indagine e confermando che probabilmente si tratta solo di un crollo lampo.
Pochi giorni fa il vice Governatore della Banca centrale, Ben Broadbent, aveva sostenuto che il calo delle sterlina per effetto delle Brexit è stato finora “del tutto ordinario”.
The pound’s two-minute mystery crash is putting the spotlight on robot traders https://t.co/qOoMxerDfO pic.twitter.com/rDY2DiI5JT— Bloomberg (@business) October 7, 2016
Sterlina, speculazione e flash crash: i segreti del crollo https://t.co/ffmyBREN7X pic.twitter.com/glyQ5WLa7d— IlSole24ORE (@sole24ore) October 7, 2016