L’epidemia di ebola in Nigeria si è fermata. Almeno secondo quanto dichiarato mercoledì dal presidente Goodluck Jonathan davanti all’Assemblea ONU.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità non conferma ancora. Ha fatto sapere che si attenderanno 42 giorni, due volte il periodo di incubazione della malattia, per affermare ufficialmente che il Paese maggiormente popolato d’Africa non è più colpito dal virus.
Intanto si moltiplicano gli sforzi internazionali per trovare un vaccino. Normalmente i test clinici richiederebbero anni, ma non c‘è tempo da perdere.
Allo Jenner Institute dell’Università di Oxford si sta testando un nuovo farmaco.
Il professor Adrian Hill sottolinea come solo un mese non si avesse alcuna idea di questo vaccino.
La più grave epidemia di ebola della storia ha ucciso in Africa almeno 2811 persone.
Notevoli le difficoltà degli operatori sanitari sul campo. In Guinea c‘è stato un nuovo attacco alla Croce Rossa. Una squadra stava recuperando dei cadaveri per bloccare il contagio, quando è stata aggredita da familiari delle vittime.
Alcuni abitanti dei villaggi, condizionati da credenze popolari, guardano con sospetto l’attività dei medici e dei soccorritori, e li accusano di diffondere il contagio e di voler profanare i corpi dei defunti.