Continua la battaglia per Kobane, diventata il luogo simbolo della lotta contro l’Isil. Sette i raid lanciati tra sabato e domenica dalle forze di coalizione sulla città siriana, prossima al confine turco. Sul campo, intanto, sono entrati in azione a fianco dei militanti curdi i peshmerga iracheni. Centocinquanta uomini in tutto, ma ben equipaggiati. Il loro arrivo per il momento è bastato a sollevare gli animi tra le fila della resistenza curda, sfibrata da oltre un mese di combattimenti senza sosta contro i miliziani jihadisti.
L’Isil, che secondo i dati dell’Osservatorio siriano per i Diritti dell’Uomo, conterebbe tra i suoi perdite fino a 3000 uomini, continua a seminare il terrore in Iraq. Nella provincia di Anbar, gli estremisti sunniti avrebbero ucciso oltre 200 membri di una tribù loro ostile originari dell’ovest iracheno.
Con l’avvicinarsi dei festeggiamenti dell’Achoura, ricorrenza sacra per gli sciiti, si crede che il numero delle esecuzioni per mano dell’Isil potrebbe aumentare esponenzialmente nei prossimi giorni.