Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, accoglie all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi i primi rifugiati iracheni sul suolo francese. Sono una quarantina, ma ne arriveranno alcune centinaia.
Sono atterrati con l’aereo di soccorsi umanitari inviati dalla Francia al Kurdistan iracheno.
Migliaia i cristiani in fuga dal nord dell’Iraq, davanti all’avanzata dello Stato islamico.
“Abbiamo bisogno di azioni umanitarie – ha detto il ministro Fabius -. Ecco perchè la Francia si è offerta di inviare viveri. Ma, i rifugiati hanno anche bisogno di assistenza e sicurezza. Lo Stato islamico è all’origine di tutto ció e per combatterlo dobbiamo partire con un’azione interna all’Iraq, armando l’Iraq”.
Nel frattempo, mentre Stati Uniti, Francia, Germania e Italia, sono decisi a fornire l’arsenale ai curdi contro l’Isis, i peshmerga in prima fila si riforniscono al mercato interno, nell’affollato bazar di Kalashnikov a Irbil.
Dal nostro Paese partiranno, secondo il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, armi leggere automatiche portatili di fabbricazione ex-sovietica da utilizzare per la difesa personale, con relative munizioni.