Contro lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante scende in campo anche l’Australia, mettendo a disposizione aerei da ricognizione e rifornimento.
Lo ha annunciato il premier Tony Abbott intervenendo in parlamento. Abbott ha aggiunto che non
è stato ancora deciso se impegnare, nelle operazioni, aerei da combattimento. Dipenderà anche dall’atteggiamento del governo dell’Iraq:
“Siccome l’Isil ha delle ambizioni globali, la nostra sicurezza internazionale e quella nazionale sono interconnesse. In ogni caso l’esecutivo risponderà in maniera prudente e proporzionata”.
L’offensiva va avanti anche in Siria. Accaniti combattimenti sono in corso intorno a Kobane, città curda nel nord del paese che i miliziani jihadisti stanno cercando di conquistare.
La coalizione internazionale guidata dagli Stati uniti ha compiuto 5 raid aerei vicino alla linea del fronte per supportare l’azione sul campo dei peshmerga, le forze di autodifesa curde.