Tonfo in borsa della società russa Sistema, dopo l’arresto del presidente del consiglio d’amministrazione, Vladimir Ievtushenkov. Il titolo della holding, tra le maggiori società private russe, attiva in particolare nel settore petrolifero, ha subito un calo di almeno in 30% sulle piazze moscovita e londinese. Sistema ha perso oltre quattro miliardi di euro.
Martedì Vladimir Ievtushenkov, quindicesimo nella classifica dei più ricchi di Russia, è stato assegnato agli arresti domiciliari con l’accusa di riciclaggio di denaro legato all’acquisizione della compagnia petrolifera Bashneft nel 2009. Quest’ultima è controllata per l’89% da Sistema.
Il caso è stato subito paragonato a quello dell’ex magnate della compagnia petrolifera russa Yukos, Mikhail Khodorkovsky. Lo stesso Khodorkovsky ha affermato che l’arresto di Ievtushenkov è dovuto all’avidità di Igor Sechin, amministratore delegato di Rosneft, la compagnia petrolifera di cui il governo russo è azionista di maggioranza, che vorrebbe appropriarsi di Bashneft.