Il Parlamento europeo e il Parlamento ucraino ratificheranno questo martedi’ in contemporanea l’accordo di associazione tra l’Unione europea e l’Ucraina. L’obiettivo era di mandare un segnale politico forte, ma venerdi’ la riunione tra Russia, Ucraina e Commissione europea ha gelato gli entusiasmi.
I russi hanno ottenuto che l’applicazione commerciale dell’accordo sia ritardata fino al primo gennaio 2016. Mosca teme che prodotti europei a buon mercato entrino in Russia via l’Ucraina, senza dazi doganali.
“Anche se l’accordo sarà ratificato, non entrerà in vigore per 15 mesi, fino alla fine del 2015- sottolinea il ministro dello Sviluppo economico russo Alexey Ulyukayev- qualora ci accorgessimo che venga comunque applicato, eliminermo il regime preferenziale di cui godono i prodotti ucraini”
Se per alcuni osservatori questo significa di fatto la fine dell’accordo di associazione, la Commissione europea e l’Ucraina minimizzano affermando che questo ritardo darà tempo all’Ucraina di portare avanti le necessarie riforme.
Spiega il presidente ucraino Petro Poroshenko: “Dopo la ratifica dell’accordo, ci sarà un primo Consiglio di Associazione tra l’Unione europea e l’Ucraina il prossimo 17 novembre. Si tratta di un meccanismo pratico per la realizzazione dell’accordo e l’applicazione delle sue linee guida, che si concentrano sulle riforme”.
Mosca ha colpito subito gli interessi di Poroshenko, mettendo al bando i cioccolatini che produce la sua fabbrica, ufficialmente per ragioni sanitarie.