Si apre martedi a Bruxelles il vertice tra Unione europea e Russia, dominato dal braccio di ferro diplomatico sull’Ucraina.
L’incontro tra le massime autorità russe e quelle europee è stato volutamente ridotto a poche ore per chiarire le divergenze.
L’Unione europea ha criticato apertamente le pressioni russe su Kiev e Mosca non ha gradito gli incontri tra gli alti diplomatici europei e l’opposizione ucraina.
Spiega la portavoce della Commissione europea Maja Kocijancic: “La questione ucraina sarà all’ordine del giorno. La situazione nel paese ha spinto i leader europei a cambiare l’agenda rispetto alle tradizionali questioni economiche già previste nel vertice, e a concentrarsi invece su un dibattito strategico con il presidente russo”.
All’origine delle manifestazioni a Kiev, la scelta del governo ucraino di voltare le spalle all’Europa e di non firmare all’ultimo momento un importante accordo economico a novembre. La Russia ha attirato nuovamente l’Ucraina nella sua sfera di influenza con un pacchetto di aiuti di 15 miliardi di dollari.
“Dal mio punto di vista, spiega l’ambasciatore russo all’Unione europea Vladimir Chizhov, l’Europa ha preso molto male i risultati del vertice di Vilnius sul partnenariato orientale e la decisione delle autorità ucraine di posticipare la firma dell’accordo di associazione con Bruxelles. Non vedo perché dovremmo riparlarne nel nostro vertice euro-russo”
E’ probabile che il presidente russo Vladimir Putin si sforzi di moderare i toni. Una tregua diplomatica per evitare il boicottaggio delle imminenti Olimpiadi di Sochi.