Barack Obama invita Vladimir Putin a collaborare per fermare l’escalation in Ucraina.
In un colloquio telefonico voluto dal Cremlino, il presidente statunitense ha chiesto a Mosca di ritirare le sue truppe dal confine e di usare la propria influenza per fermare le azioni di forza dei miliziani ucraini filo-russi.
Dal canto suo, il ministro degli Esteri russo Lavrov ribadisce che è inaccettabile l’ipotesi di un intervento armato e apprezza le aperture da parte delle autorità di Kiev.
La Russia smentisce il proprio coinvolgimento nelle violenze nellUcraina orientale. Una versione che Londra non condivide.
“Ci sono pochi dubbi sul fatto che ciò sia stato pianificato e realizzato dalla Russia” afferma il capo della diplomazia britannica William Hague. “Le forze coinvolte sono ben armate, ben addestrate, ben equipaggiate, ben coordinate e si comportano esattamente allo stesso modo in cui si sono comportate le forze russe in Crimea”.
Sulla questione ucraina, i ministri degli Esteri dell’Unione europea, riuniti in Lussemburgo, sono apparsi ancora divisi tra chi è favorevole a una terza ondata di sanzioni (stavolta economiche) contro Mosca e chi, come l’Italia, frena. Una decisione potrebbe essere presa la prossima settimana.