I militanti filorussi che da ieri occupano la sede del governo regionale a Donetsk, hanno proclamato una repubblica indipendente, e convocato per l’11 maggio un referendum per la secessione.
Per il governo di Kiev, riunitosi in via d’urgenza, le occupazioni, che riguardano per ora almeno tre città, rappresentano una provocazione dietro la quale ci sarebbe la mano di Mosca.
“Tutte le iniziative ingannevoli che parlano di federalismo, sono solo un tentativo di distruggere lo stato ucraino, secondo un progetto scritto dalla Federazione russa”.
Senza giri di parole il primo ministro ha accusato la Russia di puntare a invadere l’Ucraina, e smembrarla.
“I fatti dimostrano che la federazione russa non ha ritirato le truppe dalla frontiera ucraina, ma ha solo dichiarato di averlo fatto. Attualmente le truppe si trovano a 30 chilometri dal confine con l’Ucraina”.
Infine, sarebbe avvenuta in circostanze ancora non chiare, l’uccisione di un ufficiale ucraino da parte di un militare russo, in una località della Crimea. L’uomo è morto dopo essere stato raggiunto da due colpi di pistola al torace.