La marina vietnamita potrebbe aver trovato i resti del Boeing scomparso. Ha individuato infatti due oggetti spezzati che sembrano appartenere a un aereo tra le acque territoriali di Vietnam e Malaysia. Altri velivoli sono stati inviati nella zona per compiere le verifiche.
Il 777 della Malaysia Airlines, con 239 persone a bordo,potrebbe essersi disintegrato in volo, a circa 35 mila piedi, secondo gli inquirenti. Problema tecnico, errore umano, ma anche attacco terroristico, nessuna pista viene esclusa. Il pilota avrebbe intrapreso una manovra di inversione dell’aereo prima che questo sparisse dai radar.
“Per quanto riguarda un possibile dirottamento, noi non escludiamo alcuna ipotesi”, afferma Azharuddin Abdul Rahman, direttore generale del Dipartimento dell’Aviazione Civile. “Comunque, è importante sottolineare la nostra principale preoccupazione, ossia ritrovare l’aereo scomparso. Se riusciamo a trovarlo, questo di certo ci aiuterà a stabilire cosa è accaduto esattamente”.
Almeno due i passeggeri saliti con passaporti rubati, tra cui quello dell’italiano Luigi Maraldi che si trova in vacanza a Phuket in Thailandia. Notizia confermata anche da Interpol, mentre la polizia thailandese indaga su un possibile traffico di passaporti.
Sulle tracce del Boeing ci sono diversi Paesi: oltre a Vietnam e Malaysia, Cina, Stati Uniti, Filippine e Singapore con una quarantina di navi e una ventina di velivoli. Gli Stati Uniti hanno inviato esperti di aviazione e agenti dell’FBI.