Uomini armati controllano due aeroporti strategici della Crimea, uno a Sebastopoli e l’altro a Simferopoli. Le loro uniformi non presentano alcun segno distintivo che possa permettere di distinguere la loro origine, ma le nuove autorità di Kiev accusano Mosca d’invasione. La flotta russa si è affrettata a smentire ogni coinvolgimento. In questa regione autonoma e russofona dell’Ucraina, alcuni abitanti rivendicano il rispetto della sovranità territoriale: “La Crimea è la Crimea e la Russia è la Russia. Sono nato qui, la Crimea è sempre stata il territorio di Crimea, non conta cosa sia, non subiamo imposizioni, non vietiamo le lingue”
Ihor Startelaki, Direzione aeroporto Simferopoli:
“Nessuno vuole sia versato il sangue. Gli uomini armati stanno solo camminando, di cosa potremmo accusarli? Neppure la Polizia potrebbe, perché non fanno nulla di male, non toccano nessuno. E non parlano con nessuno”.
Kiev rassicura, afferma che gli scali aeroportuali sono invece sotto il suo controllo, aggiungendo però che si sono formati dei posti di blocco attorno agli aeroporti, a crearli sempre i militari definiti filorussi.