Abiti in ordine e sostanzialmente in buona salute, alcuni dei militari stranieri catturati dai ribelli filorussi nell’est dell’Ucraina, sono comparsi davanti ai giornalisti a Slaviansk
Considerati delle spie dai loro carcerieri, hanno spiegato di essere al lavoro nell’ambito delle attività dell’Osce, e hanno smentito di aver subito torture.
“Non siamo stati toccati, siamo stati trattati col massimo riguardo possibile nelle circostanze date. Non abbiamo alcuna indicazione su quando potremo tornare a casa e vedere i nostri cari”.
Il gruppo composto da tre tedeschi, un polacco, un ceco, un danese e uno svedese, era accompagnato da soldati dell’esercito di Kiev.
Per una soluzione positiva della crisi è scesa in campo la stessa Osce. L’organizzazione, dopo aver escluso che i militari fossero parte della loro missione di osservazione, ha annunciato iniziative di mediazione per giungere alla liberazione dell’intero gruppo.