Sono i crescenti desideri di separatismo il principale pericolo dell’Ucraina post Yanukovich, secondo il presidente ad interim
Oleksander Turchynov.
Un allarme concentrato nella parte orientale del Paese, lontano da piazza Maidan, dalla quale i manifestanti non si muovono. Perché chiedono che il rovesciamento del regime non sia solo una facciata.
Il Parlamento, nel frattempo, ha deciso che Viktor Yanukovitch sarà processato da una corte internazionale.
Martedì 25 è iniziato l’iter delle elezioni presidenziali. Entro giovedì dovrebbe essere varato il governo transitorio.
Tra i suoi compiti ci sarà quello di tenere a bada i desideri di cambiare bandiera in regioni come la Crimea, di etnia russa per il 60 per cento.
A Sebastopoli, in 20 mila sono scesi in piazza lunedì al grido di “Russia Russia”, ritenendo legittima la proclamazione, avvenuta domenica senza che ci fosse stato un voto, di Aleksey Chaly a sindaco della città. Un colpo di mano che l’amministrazione locale ha definito illegale.