Rapina aggravata in concorso, estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: queste le accuse per Enrico De Frede, 38 anni, e Giancarlo Ucciero, 34 anni, pregiudicati di origine campana, arrestati dai Carabinieri di Bellaria. I due, da tempo residenti nella località romagnola, non avevano lavoro fisso, ma alimentavano una fiorente attività di spaccio di droga e nei confronti dei clienti morosi non disdegnavano le maniere forti, sia a parole, che con i fatti.

Proprio uno di questi episodi ha permesso ai Carabinieri di svelare il giro che i campani avevano messo in piedi. Il 7 maggio del 2012 i due avevano avvicinato per strada un amico di un loro cliente moroso per rintracciare quest'ultimo, da un paio di anni debitore di poche centinaia di euro per alcune dosi di cocaina. Alle loro domande, il conoscente ha affermato di non avere il contatto telefonico dell'uomo e, nonostante la presenza di altre persone, i campani avevano iniziato a malmenarlo per ottenere l'informazione. Calci e pugni, poi sono passati alla rapina, portandogli via il tesserino di lavoro; infine hanno tentato di rubargli il cellulare per recuperare il recapito telefonico.

Da questo fatto è nata l'attività investigativa dei Carabinieri, durata circa sei mesi, che ha trovato riscontro in una contromossa preventiva dei due pregiudicati: avevano depositato in Procura una querela accusando tre persone a loro ignote di averli ingiuriati in strada. I Carabinieri hanno così ricostruito il fatto e sono entrati in contatto con la vittima dell'estorsione. L'uomo è risultato essere un tossicodipendente caduto nella rete dei due campani, terrorizzato per la sua incolumità perchè sapeva di essere cercato da loro e del fatto che non disdegnavano l'uso delle maniere forti. Il giro era talmente bene avviato che i due riuscivano ad avere un sostentamento sufficiente per loro e per le loro famiglie; inoltre, per la loro capacità persuasiva, si ponevano sul mercato nero come dei veri e propri recuperatori di crediti.