Onorevoli colleghi,
avevamo immaginato questa occasione come il varo dell’alternativa di Governo. Voteremo, invece, il Governo senza alternative.
La delegazione socialista voterà la fiducia a lei a al suo Governo, di cui pure non è parte, in omaggio a quel senso di responsabilità che prima al Presidente Napolitano e poi a lei avevamo garantito.
Nel sottolineare il particolare apprezzamento sulle politiche da lei annunciate nel suo primo intervento, all’esito del dibattito le consegnerò le tre proposte di legge che i parlamentari socialisti hanno già depositato in materia di incentivi all’occupazione di giovani e donne, diestensione delle tutele in materia di ferie, malattie e congedi parentali ai lavoratori precari e quelle in materia di attuazione dell’articolo 49 dellaCostituzione. Balza agli occhi, onorevole Presidente del Consiglio, l’assenza di ogni riferimento ai diritti civili, alla tutela delle coppie di fatto, altestamento biologico, al divorzio breve, al riconoscimento dello ius soli.
La presenza, nel suo Governo, di Emma Bonino è senz’altro una garanzia, ma siano lei e l’intero Governo ad assumere un impegno in questa direzione, lasciando da parte guerre di religione e pregiudizi, riconoscendo i diritti a chi non ne ha, diritti già riconosciuti in gran parte in quell’Europa che lei ha individuato come stella polare del percorso del suo Governo, un percorso che mi auguro ella vorrà condividere innanzitutto con i socialisti europei, per cambiare l’Europa dei numeri in Europa delle persone.
Mi sia, infine, consentito in quest’Aula formulare i migliori auguri a quei Ministri espressione della nuova generazione. La loro riuscita potrà convincere l’opinione pubblica che anche in Italia si può essere bravi e capaci anche prima dei sessant’anni. Il Governo senza alternative, per definizione non può fallire. Serve anche per ridare speranza ad un’Italia che ha perso la fiducia, quella fiducia che i deputati e la deputata socialista, non le faranno mancare in quest’Aula per il bene dell’Italia.