Campania - I vini bianchi di tre aree vinicole vulcaniche (24.11.12)

Pupia Crime 2012-12-02

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http://www.pupia.tv - Campania - I vini bianchi di tre aree vinicole vulcaniche campane -- Vesuvio, Ischia e Campi Flegrei -- incontrano sei bianchi di altri vulcani italiani: Lessini Durello, Gambellara, Colli Euganei, Bianco di Pitigliano, Soave classico, ed Etna. Succede per la prima volta a Napoli oggi e domani a "Vulcania", con l'iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Napoli insieme all'Azienda speciale Agripromos in collaborazione con l'Associazione delle Doc vulcaniche italiane e il Consorzio di tutela dei vini dei Campi Flegrei. L'edizione 2012 si propone di analizzare il vulcano da un punto di vista climatico per studiare come, anche in anni di forte variabilità climatica, il vulcano possa ancora considerarsi come "uno stabilizzatore ambientale". "I nostri bianchi più pregiati -- ha detto il presidente della Cciaa di Napoli Maurizio Maddaloni -- nascono in fertili aree vulcaniche, dove ogni pietra racconta millenni di storia e i vini presentano pecularità uniche e inimitabili, con complessività e longevità invidiabili". I nostri bianchi da suolo vulcanico, ha aggiunto il presidente di Agripromos Paquale Russo, "sono una specificità nella specificità che va fatta capire al consumatore per renderlo consapevole della particolare qualità dei calici frutto di viticoltura vulcanica". Il vulcano, ha poi ricordato Attilio Scienza, ordinario della Facoltà di Viticoltura di Milano, "nelle civiltà sumeriche rappresentavano la residenza del divino, il punto di incontro tra terra e cielo. E negli studi sugli archetipi condotti dallo psichiatra, antropologo e il fondatore della psicanalisi analitica del profondo Carl Gustav Jung il vulcano è metafora della vita, struttura che muore e rinasce, un grande alchimista e rispetto a questa manifestazione della natura fortunatamente l'uomo nulla può fare. Il mito di Dioniso inoltre rievoca con la vendemmia l'uccisione delle uve, la pigiatura il dilaniamento degli acini nella mistica rappresentata dalla croce, e la fermentazione come la rinascita. Il vulcano per Jung è dunque un luogo 'numinoso', da 'numen', e la degustazione dei vini vulcanici può essere misurata anche dall'emozione che suscitano i luoghi di provenienza". (24.11.12)

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