Ruoppolo Teleacras - Operazione "Salus iniqua"

Bestiacane 2012-10-29

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Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 17 maggio 2011. Operazione '' Salus iniqua '' della Polizia e della Guardia di Finanza. Sequestrati beni per 35 milioni di euro all'ex parlamentare regionale, Giuseppe Giammarinaro. Ecco il testo :
Scossa tellurica nella sanita'. Beni per 35 milioni di euro strappati dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Trapani. E' stato il blitz cosiddetto '' Salus iniqua '', dal latino '' sanita' ingiusta ''. Nel mirino lui, Giuseppe Giammarinaro, gia' deputato regionale della Democrazia cristiana. Nel fagotto del sequestro societa', beni immobili, tra sedi di aziende, filiali, magazzini, appartamenti, poi veicoli, barche, quote sociali, conti correnti e rapporti bancari. Giuseppe Giammarinaro e' stato presidente dell' Azienda sanitaria di Mazara del Vallo, tra il 1985 e il 1990. Poi, nel 91, il salto, a furor di popolo e di voti, a Sala d'Ercole. Poi e' stato latitante, inseguito da due mandati di cattura, per mafia e per reati contro la pubblica amministrazione. Si e' costituito nel 1996, e' stato assolto dall'accusa di mafia, e condannato per peculato e concussione. Ebbene, Giuseppe Giammarinaro avrebbe controllato le attivita' economiche nel settore della sanita' ottenendo finanziamenti pubblici regionali. Grazie alle complicita' di imprenditori, medici, operatori e dirigenti della sanita', Giammarinaro avrebbe gestito strutture di assistenza convenzionate con l' azienda sanitaria, collegate da una rete di prestanome. Dunque, ci si sarebbe cosi' infiltrati nella sanita' locale e nella pubblica amministrazione regionale, tra rimborsi e nomine di manager e dirigenti sanitari negli ospedali. Il tutto intascando anche decine di milioni di euro. Giammarinaro e' sorvegliato speciale per 4 anni con obbligo di soggiorno, ma con falsi certificati di medici compiacenti sarebbe stato sempre in movimento per garantire un capillare controllo delle strutture sanitarie pilotate, a Mazara del Vallo e Salemi. E a Salemi, Giammarinaro si sarebbe impegnato per l'elezione di Vittorio Sgarbi a sindaco e poi avrebbe pressato sulla giunta per condizionarne le attivita' amministrative, partecipando, a volte, senza alcun titolo, alle riunioni degli assessori. Ad esempio, Giammarinaro avrebbe insistito per l'assegnazione di un terreno di 60 ettari, confiscato al narcotrafficante Salvatore Miceli, a un suo amico piuttosto che all'associazione antimafia Libera. Poi avrebbe alimentato la candidatura e l'elezione a deputato regionale del medico trapanese, Pio Lo Giudice, vessandolo cosi' : '' tu duri in carica solo fino a quando ti allinei alle mie direttive ''. E Giammarinaro avrebbe preteso e intascato da Lo Giudice circa 200mila euro. Inoltre, Pio Lo Giudice avrebbe chiesto all'allora segretario regionale dell' Udc, Saverio Romano, 40mila euro come rimborso per le spese elettorali, e poi Romano avrebbe comunicato a Lo Giudice che i 40mila euro erano stati gia' consegnati a Giammarinaro. Dalle intercettazioni e dai pedinamenti emergerebbero incontri tra Romano e Giammarinaro, e i due si sarebbero scambiati anche dei bigliettini.

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