Ruoppolo Teleacras - Attentato delle Palme

Bestiacane 2012-10-24

Views 14

Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 6 aprile 2009. Recrudescenza criminale nell'agrigentino. A fuoco mezzi e uffici della concessionaria del favarese Giuseppe Vita, già sotto protezione (per il video seleziona Alta qualità cliccando su HQ in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
Niente e nulla si sarebbe dovuto salvare. Danneggiare, bruciare, annientare. Ecco le parole d'ordine. E così è stato. Fumo dopo fuoco e fiamme. Una notte infernale, ed un mattino annuvolato di rabbia e di sofferenza. La domenica delle Palme. Vigili del fuoco e Carabinieri. Contrada "Petrusa", dove è stato costruito il carcere, tra Agrigento e Favara, lungo la strada statale 122. La telecamera registra le immagini delle rovine della concessionaria di auto usate "VitAuto". Sono sette le auto incendiate. Una dopo l'altra. Poi la furia delle fiamme e degli attentatori si è scagliata contro l'Ufficio del deposito. Poi le mani degli ignoti hanno impugnato delle mazze ed hanno spaccato altre 10 automobili: vetri, lunotti e parabrezza. Poi il raid contro la carrozzeria di 3 furgoni. Il conto alla cassa: danni per almeno 100 mila euro. Il proprietario è Giuseppe Vita, imprenditore di Favara. E' un uomo coraggioso. Ha denunciato dei presunti usurai che sono stati arrestati e che adesso sono sotto processo al Tribunale di Agrigento. Sono 7 imputati, in attesa della sentenza della sezione penale presieduta da Antonia Sabatino. Lui, Vita, è stato sottoposto al regime di vigilanza ed è stato anche alla ribalta dell'opinione pubblica nazionale, sul telegiornale di Canale 5. Contro i presunti usurai si è costituito Parte civile. Il suo difensore è l'avvocato Giuseppe Arnone, secondo il quale "quanto accaduto sarebbe un atto di ritorsione contro Vita, esempio di coscienza civile, una persona simbolo a Favara. Vita ha denunciato, ha subito gravi minacce, ma non è fuggito dalla sua terra. E' auspicabile che le Forze dellordine rispondano adeguatamente al gesto criminale che è stato compiuto" - conclude Arnone.

Share This Video


Download

  
Report form