Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento del 17 aprile 2012.
Operazione "Sisma" della Procura e dei Carabinieri di Palermo. 5 arrestati, tra cui un candidato al Consiglio comunale di Palermo. Accertate infiltrazioni nel Comune di Misilmeri e nel ciclo dei rifiuti dell'Ato 4.
Ecco il testo :
E' stata l' operazione cosiddetta "Sisma", perche' ha imperversato sconquassando la cosca di Misilmeri e i suoi tentacoli nella politica. I 5 arrestati sono accusati di associazione mafiosa ed estorsioni, ed avrebbero anche condizionato gli assetti politici dell'amministrazione comunale per accaparrarsi appalti. I Carabinieri e la Procura di Palermo hanno ammanettato Francesco Lo Gerfo, 51 anni, presunto boss del mandamento di Misilmeri, Mariano Falletta, 61 anni, Antonino Messicati Vitale, 40 anni, presunto capo della famiglia di Villabate, Stefano Polizzi, 57 anni, presunto reggente della famiglia di Bolognetta, e Vincenzo Ganci, 45 anni. Le indagini, tramite intercettazioni video e audio, e alcuni pentiti, tra cui Stefano Lo Verso, hanno svelato che Francesco Lo Gerfo avrebbe comandato il mandamento mafioso di Misilmeri dopo l'arresto del boss Antonino Spera, e che la famiglia di Villabate sarebbe stata non piu' nel mandamento di Bagheria, come per tanti anni, ma nel mandamento di Misilmeri, ridisegnando cosi' gli assetti storici di Cosa nostra nella parte orientale della provincia palermitana. Tra i 5 arrestati, Vincenzo Ganci, e' candidato al consiglio comunale di Palermo nella lista "Amo Palermo", che sostiene il candidato sindaco Marianna Caronia, deputato regionale del Pid. Vincenzo Ganci, che e' consigliere di circoscrizione a Palermo, sarebbe stato da tramite tra il presunto capo mandamento di Misilmeri, Francesco Lo Gerfo, e l'attuale Presidente del Consiglio comunale di Misilmeri, Giuseppe Cimo'. Ed anche Cimo', 47 anni, prima Udc e adesso Pid, e' indagato per mafia perche' avrebbe favorito il clan di Cosa nostra di Misilmeri nell' aggiudicazione di alcuni appalti e perche', come altri consiglieri, sarebbe stato eletto anche con l' aiuto del gruppo mafioso capeggiato da Lo Gerfo che, cosi', avrebbe piegato l' Amministrazione comunale agli interessi mafiosi. Ecco perche' adesso si profila il rischio dello scioglimento del Comune di Misilmeri per infiltrazioni mafiose. E non solo mafia, estorsioni e appalti. La Procura di Palermo ha scoperto lo zampino mafioso anche nella gestione del ciclo dei rifiuti nel palermitano. Infatti, Cosa nostra si sarebbe infiltrata nel Coinres, che e' il Consorzio per la raccolta dei rifiuti tra 22 Comuni dell' Ato 4, e nel cui ambito sarebbe impegnata una impresa legata a Francesco Lo Gerfo, intestata a terze persone, e che gli avrebbe garantito, con la compiacenza piu' o meno colpevole delle Amministrazioni comunali, ingenti guadagni. L' impresa adesso e' stata sequestrata. Francesco Lo Gerfo avrebbe gestito anche le sale gioco d'azzardo negli esercizi commerciali del proprio territorio. Ed Antonio Messicati Vitale e' irreperibile, quindi ricercato. Tra i capi di imputazione si legge che Messicati Vitale avrebbe eseguito l'estorsione, ordinata da Lo Gerfo, a danno del titolare della sala ricevimenti "Villa Fabiana". Un video dei Carabinieri lo immortale mentre paga tre rate da 500 euro ciascuna.