Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/profile.php?id=1504665955#!/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras del 24 marzo 2009. Blitz incrociati dei Carabinieri di Caltanissetta e di Licata. 6 arresti per rapine. Il placet di Cosa nostra. Sequestrate pistole, passamontagna ed attrezzi da scasso.
Ecco il testo:
Raid, assalti e rapine. Cavalcando a cavallo tra le province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento. Come i cow boy del far west. All'arrembaggio delle banche, come i pirati. Presunti rapinatori incalliti, spregiudicati come i protagonisti di "Arancia meccanica", il film di Stanley Kubrick. Infatti, l'operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta è stata intitolata "Arancia meccanica" . In manette Sergio Ingrassia, 37 anni, di Palermo. Bartolomeo Licciardi, 49 anni, di Palermo. Fabrizio Vizzini, 31 anni, anche lui palermitano. Ed Ignazio Agrò, 50 anni, di Agrigento. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. Sì, perche, i 4 arrestati avrebbero imperversato e razziato tra le banche di mezza Sicilia con il permesso, il placet di Cosa nostra. Come se fosse, e forse lo è, un biglietto da visita per entrare nelle province, nelle città e colpire. Ed i colpi sarebbero stati tanti. Ingrassia, Licciardi, Vizzini ed Agrò rispondono di una rapina alla Banca Popolare di Lodi a Pietraperzia il 12 marzo del 2008. Il bottino fu di 43mila euro. Poi ad Ingrassia e Licciardi è contestata una rapina, che ha fruttato 3mila euro, al Banco di Sicilia di Campobello di Licata il 18 aprile del 2008. Ancora Ingrassia e Licciardi rispondono di una tentata rapina contro il Banco di Sicilia di San Cataldo l'11 luglio del 2008. Poi ancora, Licciardi ed Ingrassia sono colpevoli della tentata rapina al Banco di Sicilia di Pietraperzia il 10 novembre del 2008 dove e quando Sergio Ingrassia è stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri di Caltanissetta. Ecco ciò che è stato sequestrato ad Ingrassia: un passamontagna ed una pistola. Poi, arnesi da scasso, filo di ferro, nastro adesivo e altro utile per le rapine. Incredibile, quanta roba, osserviamo in silenzio.. Intercettazioni telefoniche ed ambientali. Pedinamenti, controlli e servizi di osservazione. Adesso gli arresti, che avrebbero scongiurato altre rapine, forse già progettate, a danno di altre banche, uffici postali ed anche abitazioni private. Ed i poliziotti del Commissariato di Licata, agli ordini di Fatima Celona, hanno arrestato due catanesi. Si tratta di Mario Faraci, 20 anni, e Carmelo Santo Pino, 37 anni. Faraci e Pino sono ritenuti responsabili della rapina, per 23mila euro, alla Banca Monte Paschi di Siena in corso Filippo Re Capriata a Licata, il 9 febbraio scorso.