930 preziosi reperti archeologici, per un valore stimato in circa un milione di euro, sono stati scoperti nellabitazione di un cittadino di Agrigento, il recupero delle prestigiose testimonianze storiche è stato condotto dai Carabinieri del Nucleo Regionale per la Tutela del Patrimonio Culturale agli ordini del Capitano, Giuseppe Marseglia in collaborazione con i Militari del Comando Provinciale di Agrigento diretto dal Colonnello Mario Di Iulio. Loperazione effettuata dagli uomini dellArma, sicuramente può essere considerata come una delle più importatnti azioni di recupero di reperti archeologici condotte in Sicilia negli ultimi dieci anni. Tra gli antichi oggetti rinvenuti spiccano elenganti crateri di epoca greca riportanti scene di guerra, ritrovate anche numerose anfore di età romana, ma i Carabinieri del Nucleo Regionale per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno trovato anche dei manufatti risalenti alletà del bronzo ed ai periodi delle dominazioni bizantine ed arabo-normanna. Le indagini che hanno portato alla scoperta dei preziosi reperti archeologici, sono iniziante circa 12 mesi fa, e si sono concluse nel corso di un controllo straordinario del terriotorio della Provincia di Agrigento effettuato dai Carabinieri poche settimane fa. L'Agrigentino denunciato, conservava gli oggetti nella propria abitazione di San Leone, molto probabilmente la detenzione da parte dello stesso potrebbe giustificarsi nel tentativo di immissione per la vendita al mercato nero dei pregievoli reperti. Intanto luomo è stato denunciato per ricettazione ed illecito impossessamento di oggetti archeologici di proprietà dello Stato. Le indagini del caso sono state affidate al Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Agrigento, Ignazio Fonzo. Tutti i reperti sequestrati saranno riconsegnati alla Sovrintendenza ai Beni Culturali della Città dei Templi e sicuramente serviranno ad incrementare il già ricco patrimonio culturale ed archeologico della Città di Agrigento.