Regia: Pupi Avati
Paese: Italia
Genere: Horror
Interpreti: Gabriel Farnese: Furio Momenté; Filippo Franchini: Carlo Mongiorgi; Lorenzo Salvatori: Emilio Vestri Musy; Chiara Caselli: Clara Vestri Musy, madre di Emilio; Alessandro Haber: padre Amedeo; Gianni Cavina: Gino, il sagrestano; Massimo Bonetti: giudice Malchionda; Iskra Menarini: suor Dolores; Chiara Sani: madre di Carlo; Cesare Cremonini: padre di Carlo; Lino Capolicchio: don Dario Zanini; Riccardo Claut: Paolino; Eva Grimaldi: madre di Paolino; Andrea Roncato: dott. Rubei; Alberto Rossi: sottosegretario; Fabio Ferrari: Alberto Collatina; Ariel Serra: Liù Quinterno; Ludovica Pedetta: infermiera Laura
TRAMA: Nell'Autunno 1952 Furio Momenté, giovane funzionario del Ministero di Grazia e Giustizia, viene inviato a Venezia per occuparsi di un caso molto delicato: un quattordicenne ha ucciso un suo coetaneo, convinto che egli fosse in realtà il diavolo. Per motivi elettorali la questione va trattata in modo da evitare scandali, poiché il delitto è stato fomentato da superstizione religiosa e sono coinvolti un sacrestano e una suora...
NOTE: È tratto dall'omonimo romanzo scritto sempre dal regista bolognese. Avati ha dichiarato che questo film, scritto insieme a suo figlio Tommaso Avati e al fratello Antonio Avati, segnerà il suo ritorno all'horror e di voler raccontare, ancora una volta, le storie di paura che un tempo erano protagoniste dei racconti narrati la sera accanto al fuoco nelle case di campagna. È l'ultima apparizione cinematografica di Lino Capolicchio. Pochi giorni prima dell'uscita del film, il regista ha svelato l'intenzione di realizzare un'intera "saga sul male" ambientata negli stessi luoghi.