La cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, trasformata in un’arena rock, con il pubblico in platea a pogare per gran parte del live. Giovedì 4 luglio è sbarcato a Roma il potente rock dei Queens of the Stone Age. La stoner band statunitense, fondata a Seattle nel 1996 dal cantante e chitarrista Joshua Homme, con otto album all’attivo, che si è conquistata un posto nell’Olimpo della scena rock mondiale. Accolti dai cinquemila presenti con un boato assordante, alle 21e20, Homme insieme a Troy Van Leeuwen, Dean Fertita, Michael Shuman e Jon Theodore salgono sul palco e aprono il live con il brano «Little sister» del 2005, a cui seguono «Monsters» e «Smooth sailing». Potenti riff di chitarra, groove incalzante e psichedelico infiammano la cavea. In scaletta propongono le hit del passato e brani dal loro ultimo lavoro discografico «In Times New Roman…» uscito lo scorso anno a distanza di sei anni dal precedente. Quasi due ore di potente rock ad alto volume, pubblico in delirio, urla da stadio e ovazione finale. (Max Pucciariello)