Un gruppetto di ricercatori universitari precari del movimento "Re-Strike", presenti alla manifestazione studentesca di Roma, hanno lasciato il corteo e hanno occupato simbolicamente per una decina di minuti l'atrio del segretariato generale del ministero dell'Università e della Ricerca a Trastevere. "Siamo in stato di agitazione perché stanno facendo una riforma, in teoria anche positiva, ma a costo zero", ha spiegato uno di loro. "Una norma introdotta dal governo Draghi cancella l'assegno di ricerca, che non ci piace, e ne introduce uno migliore ma lo fa senza risorse. Così il 31 dicembre 5000 dei 15000 assegnisti di ricerca rischiano di essere espulsi dall'università", ha aggiunto un altro ricercatore. Dopo il blitz i precari hanno lasciato lo stabile senza disordini. Video di Francesco Giovannetti