Tagliare i fondi destinati alla Turchia in quanto stato candidato all’ingresso nell’Unione Europea dopo la stretta autoritaria seguita al fallito golpe dell’anno scorso. A spingere per questa misura è Angela Merkel, che al suo arrivo a Bruxelles per il vertice dell’Unione Europea ha espresso preoccupazione per quanto accaduto di recente nel paese. La cancelliera è sotto pressione in patria dopo l’arresto in Turchia di diversi cittadini tedeschi negli ultimi mesi.
“Siamo d’accordo su due punti – ha detto la Merkel dopo il vertice con gli altri leader europei -. Prima di tutto chiederemo alla Commissione di ridurre i fondi in maniera responsabile. Poi che non possiamo limitarci a parlare della Turchia, ma dobbiamo cominciare a parlare con la Turchia”.
Tuttavia nella dichiarazione ufficiale stilata al termine del summit non c‘è nessun riferimento al taglio dei fondi, ma solo un accenno alla necessità di riconsiderare i rapporti con la Turchia. Non sarebbe stata trovata una formula condivisa per mettere nero su bianco le proposte della Merkel. Allo stesso tempo la cancelliera tedesca ha riconosciuto il lavoro svolto finora dalla Turchia sul fronte dei migranti: ambito nel quale, ha detto, l’Unione Europea deve mantenere gli impegni finanziari presi con Ankara.