Movimenti e partiti nazionalisti in piazza a Varsavia per protestare contro le ingerenze europee negli affari di politica interna del Paese. Tra gli slogan più gridati: “Tusk, Timmermans, Soros – giù le mani dalla Polonia”.
Della stessa idea il ministro della giustizia polacco al muro contro muro con Bruxelles:
“Sappiamo tutti dai tempi della scuola – ha dichiarato Zbiegniew Ziobro – che i Paesi Bassi hanno una grande esperienza di colonialismo, ma le cattive abitudini vanno denunciate e vorrei chiedere al signor Timmermans di smettere di parlarmi con tale insolenza e arroganza sulla Polonia, ai polacchi alle autorità polacche. Ci aspettiamo rispetto e chiediamo rispetto”.
I manifestanti non hanno digerito la volontà della Commissione europea di opporsi alla riforma del sistema giudiziario polacco poiché definita lesiva degli equilibri democratici e dunque contraria alle regole europee. Il paese è spaccato. Nelle piazze di Varsavia risuonano anche le voci di chi chiede a gran voce il passo indietro sulla riforma della giustizia e il rispetto della Costituzione.