Nuove proteste degli oppositori contro il governo populista polacco a causa delle leggi contro i media che gli avversari considerano liberticide.
I manifestanti radunati davanti al palazzo presidenziale chiedono al capo dello Stato di proteggere la costituzione da una serie di misure del governo. La crisi politica nel Paese si fa sempre più profonda.
Il partito Diritto e Giustizia, che in questi mesi ha aumentato la spesa sociale, rimane popolare tra molti polacchi, in particolare nelle campagne. Forte di questo sostegno la premier Szydlo fa spallucce e liquida le manifestazioni come semplice invidia politica.
Le proteste degli ultimi giorni sono divampate a seguito del piano del governo di limitare l’accesso ai giornalisti ai lavori del Parlamento, una mossa considerata anti-democratica dagli oppositori e fanno seguito alla manifestazione di venerdì sera davanti all’Assemblea.
Sono state contestate anche le modalità di voto per l’approvazione della legge di bilancio, bloccata dall’opposizione e poi votata comunque dai membri del partito di governo con una procedura definita illegale.