Decine di migliaia di persone, per il quarto giorno consecutivo, sono scese in piazza a Bucarest e in altre città della Romania per chiedere le dimissioni del governo e protestare contro il decreto d’urgenza che depenalizza l’abuso di ufficio e altri reati di corruzione. I manifestanti, con bandiere tricolori della Romania, si sono radunati davanti alla sede del governo e scandiscono slogan contro il governo chiedendo a gran voce le dimissioni del premier Sorin Grindeanu, accusato di voler vanificare la lotta alla corruzione dilagante nel Paese e di fare un regalo ai tanti politici e funzionari pubblici sotto inchiesta per reati di corruzione.
A far scendere così tanta gente in strada, mai successo fin dall’epoca della caduta di Ceasescu, anche il fatto che il governo abbia chiesto al parlamento di votare di notte. Qualcosa che i rumeni hanno vissuto come un atto della casta per sopravvivere.