Tra i 21 e i 24 anni, una dozzina di identità e cinque o sei nazionalità dichiarate, il sospetto che ha lasciato il suo documento sul camion della strage di Berlino era ampiamente noto alle forze dell’ordine, e fin troppo.
Secondo le autorità tunisine, Anis Amri, o Anis Ben Amri, è ricercato in Tunisia per rapina, e dal 2015 risulta irreperibile.
Alle autorità di Roma risulta che sia entrato in Italia nel febbraio del 2011, dichiarandosi minorenne. In Germania sarebbe arrivato nel 2015, nel Nord-Reno Vestfalia.
Il Ministro dell’Interno regionale precisa che si stava già indagando su di lui:
“L’ufficio regionale per le inchieste criminali aveva avviato le procedure presso la procura federale, sulla base del sospetto che quell’uomo stesse preparando un crimine capace di mettere a rischio la sicurezza nazionale. La procura berlinese ha poi proseguito le indagini”.
Era stato fermato nel luglio scorso, e rilasciato un paio di giorni dopo. Da allora si sapeva che gravitava su Berlino, tornando solo raramente nella Renania settentrionale. Spiccato il mandato d’arresto internazionale, è stata anche comunicata una ricompensa fino a 100.000 euro per informazioni utili alla cattura, e sono stati intensificati i controlli anche alle frontiere.