Con una cerimonia al Teatro Colon di
Bogotà, il presidente colombiano Juan Manuel Santos e il comandante delle Farc, Rodrigo Londono, hanno firmato un nuovo accordo di pace, dopo la bocciatura del primo testo al referendum di ottobre.
L’intesa, che questa volta verrà ratificata dal solo parlamento, apre una nuova pagina nella storia della Colombia.
“Questa nuova generazione che costruirà la Colombia di domani ci ha chiesto di ricevere un paese diverso da quello che noi abbiamo ricevuto, un paese in cui la violenza e la morte non siano la normalità. Un paese libero dalle catene dell’odio, e nel quale tutti noi abbiamo il diritto alla vita”.
“Esprimo ammirazione per le migliaia di compatrioti che sono scesi in strada nelle città e nei paesi per manifestare contro la guerra, che ci hanno dato il loro sostegno ai punti fondamentali dell’accordo finale, e hanno imposto agli attori seduti al tavolo di non fermarsi fino all’accordo definitivo”.
L’intesa, arrivata dopo quattro anni di negoziati a Cuba, registra l’opposizione della destra di Alvaro Uribe, ma conta sul sostegno di ampia parte della cittadinanza, stanca di un conflitto scoppiato nel dopoguerra e che ha causato finora 220.000 morti e sei milioni di profughi interni.