Elezioni americane: chi è meglio per l'Europa? Global Conversation con Alexander Stubb, Pascal Lamy e Kean Loach

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Per le elezioni americane la sfida si fa seria e, al di là dell’acrimonia, sia che vinca “Hillary Clinton”: https://it.wikipedia.org/wiki/Hillary_Clinton sia che vinca Donald Trump, il risultato avrà inevitabilmente implicazioni globali.
Quali saranno per l’Europa, storicamente un alleato degli Stati Uniti, è quel di cui discutiamo qui oggi con tre importanti ospiti. Per un punto di vista geopolitico ne parliamo con l’ex primo ministro finlandese Alexander Stubb, per un punto di vista economico ne discutiamo con Pascal Lamy, già direttore generale del World Trade Organization e, da un punto di vista culturale, con Kean Loach, famoso regista socialmente impegnato.

Prospettiva geopolitica
Alexander Stubb

Primo ministro finlandese 2014-2015
Altri incarichi governativi incluso il ministero della Finanza e degli Affari esteri
Ha scritto diversi libri sull’Unione Europea

Atleta appassionato, ha completato il percorso di ironman Triathlon

Isabelle Kumar
In collegamento con noi dalla Finlandia Alexander Stubb, grazie molte per essere con noi a Global Conversation. Come sa guardiamo alle elezioni americane da una prospettiva europea; tenendo presente questo, ci dica: quali le piacerebbe che fossero le priorità del futuro presidente americano, in politica estera?

Alexander Stubb
Ecco, se dovessi definire il concetto in due parole, userei impegnato e internazionale. È importante per gli europei che gli Stati Uniti si impegnino sia in Europa che in medio oriente, sia in Asia che in Africa o altrove. Abbiamo bisogno di alleati, abbiamo bisogno che Europa e Stati Uniti vadano a braccetto.

I.K.
Com‘è possibile definire una potenziale presidenza di Donald Trump o Hillary Clinton ?

A.S.
Beh, uno sarà impegnato e l’altro no. Io conosco Hillary Clinton personalmente dato che ero primo ministro mentre lei era segretario di Stato. Sono davvero impressionato dalla sua conoscenza della politica estera e dal suo impegno. Probabilmente si darà più da fare del presidente Obama.
Io non conosco Donald Trump ma per quel che ho sentito parla di costruire muri, di misure protezionistiche e nazionalistiche. Si parla di ritiro delle truppe americane. Penso, da un prospettiva europea, che, ad essere onesti, se prendiamo per vere le sue tesi, saranno guai.

I.K.
Comunque, loro non hanno parlato un gran che dell’Europa, se non per nulla, nei dibattiti presidenziali. Quale crede che sarà il loro modo di rapportarsi all’ Europa perchè io credo, ecco, che siamo ai livelli di congettura.

A.S.
Se Hillary Clinton sarà eletta presidente, gli Stati Uniti saranno più impegnati. Non si allontaneranno dalla Nato, non si allontaneranno dall’Europa:la vedranno come un alleato e un partner nelle negoziazioni in medio oriente, nella guerra in Siria e nella lotta al terrorismo. Penso che se Donald Trump dovesse essere scelto, sarà uno shock per tutto il sistema.
In realtà l’Europa segue gli Stati Uniti molto da vicino, penso che la gente sia molto spaventata dal

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