Mano a mano che l’esercito iracheno stringe la morsa attorno alla città di Mosul, migliaia di persone fuggono dalla città al centro di un’offensiva cruciale per la lotta contro l’Isis.
Secondo le autorità irachene le forze speciali hanno evacuato in sicurezza oltre 1.000 civili da villaggi circostanti Mosul e li hanno trasferiti in zone sicure. Intanto continuano ad emergere le storie di chi vive da due anni sotto il dominio dell’autoproclamato Stato Islamico.
“Mio fratello è stato ucciso da quelli di Daesh perché voleva arruolarsi nelle forze di sicurezza” racconta Mahmoud Ali Khalaf, un abitante di Saf Al Tuth, villaggio a Sud di Mosul. “Chiunque voglia unirsi alle forze di sicurezza rischia di farsi ammazzare. Caricano la gente sui pickup e dopo non c‘è modo di sapere che fine facciano queste persone”
Secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, almeno 10.000 persone sono scappate da Mosul dall’avvio, il 17 ottobre, dell’offensiva militare per liberare la città dell’Isis. Una cifra che rappresenta una parte minima rispetto all’esodo di massa di oltre 1 milione di persone che potrebbe cominciare quando le forze irachene arriveranno all’interno della città.