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Condotta Sottomarina di Torre Calderina su "Luciano, l'amaro quotidiano"

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5 Città: Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi con circa 220 mila abitanti

4 impianti di depurazione mal funzionanti, denunciati e più volte sequestrati dalla Magistratura per scarico di inquinanti oltre i limiti stabiliti dal Decreto Ambiente n. 152/2006

Oltre 60.000 Tonnellate di fogna al giorno che AQP progetta di scaricare in un solo punto a 3Km dalla battigia presso l’Area Marina di Torre Calderina mediante una condotta sottomarina, la più grande per portata e dimensioni mai progettata in Puglia

Oltre 30 milioni di Euro di spesa preventivata per costruire tubi, collettori e impianto di spinta, una grande opera in cemento con l’unico scopo di nascondere il problema della mancata depurazione e scaricare al largo in mare la fogna concentrata di 5 Comuni.

Lo scorso 25 gennaio a Bisceglie e lo scorso 7 febbraio a Molfetta, i rispettivi depuratori cittadini hanno scaricato fanghi tossici insieme ai reflui direttamente in battigia: è solo l’esempio più recente che abbiamo documentato di scarico in mare di fogna tal quale.

Non è accettabile che la stessa Società che gestisce i depuratori e non depura la fogna scaricando in mare reflui e fanghi inquinanti - che danneggiano da un punto di vista ecologico, economico e sociale il suolo, il mare e tutto il nostro territorio, la stessa Società AQP responsabile dell’emergenza conseguente alla mancata depurazione - progetti di costruire e realizzi uno scarico di fogna per nascondere il problema senza risolverlo.

Quindi chiediamo che si investino i soldi pubblici per adeguare e far funzionare gli impianti esistenti, sia i 4 depuratori che l’impianto di affinamento già realizzato ma mai entrato in esercizio per il riutilizzo dei reflui di Ruvo-Terlizzi e Molfetta.

A Torre Calderina non vogliamo lo scarico di fogna più grande della Regione ma acque depurate e riutilizzabili al fine di conservare il valore paesaggistico delle lame e naturalistico delle aree marine.
Diciamo NO alla condotta sottomarina di scarico dei reflui dei 5 Comuni di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi presso Torre Calderina:

-perché i depuratori non funzionano: se i depuratori funzionassero correttamente e restituissero acque depurate, non ci sarebbe bisogno di costruire tubi di cemento per nascondere il problema e un impianto di sollevamento e spinta per spostare il problema di 3Km al largo in mare;

-perché è necessario e indifferibile investire nell’adeguamento dei depuratori cosicché le acque depurate scorrino sul suolo e non siano pericolose per le colture in quanto riutilizzabili in agricoltura;

-perché il corso idrico di Lama S.Ta Croce va preservato in quanto anima di un ecosistema naturalisticamente e archeologicamente unico costituito dalle grotte carsiche abitate sin dal Paleolitico e dalle pareti scoscese della lama: qui le acque che

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