Schultz sul referendum ungherese: "La mancanza del quorum è un messaggio forte"

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Le istituzioni europee prendono atto del fallimento del referendum ungherese contro i migranti. Al referendum, infatti, non è stato raggiunto il quorum nonostante le campagne del presidente magiaro Victor Orban contro la redistribuzione dei migranti nei paesi UE,Ungheria compresa.

Il presidente del parlamento europeo Martin Schultz ha detto che è un messaggio forte la non validità del referendum e ha invitato il governo ungherese a prendere l’esito della votazione molto seriamente. Siccome non c‘è una maggioranza anti-migranti – ha detto Schultz – “ci sono buone possibilità di dialogo”.
Secondo l’europarlamentare belga dei verdi Philippe Lamberts, invece, il risultato puo’ cambiare la percezione dell’Ungheria: “Orban non ha ottenuto il risultato che voleva, questo ci insegna che non dobbiamo mai guardare ai popoli attraverso la lente dei loro leader.Gli ungheresi sono migliori dell’immagine che Orban dà del Paese”.

Per la Commission europea parla il portavoce Margaritis Schinas che ha invitato Budapest a rispettare il piano di ricollocamenti dei richiedenti asilo: una legge dell’Unione.
Dall’ultradestra, invece, l’europarlamentare Nigel Farage esprime soddisfazione perché la maggioranza dei votanti al referendum ungherese, ha detto no alla redistribuzione dei migranti.

“È un risultato straordinario: il 98 per cento. L’affluenza non è stata alta, ma in Ungheria ai referendum è sempre cosi’. Questa domenica hanno votato più ungheresi di quelli che sono andati alle urne per scegliere se aderire all’UE ; io penso che questo sia un effetto contagio, dopo il referendum su Brexit”.
Ora, come spiega anche il nostro corrispondente, non ci sarà un dibattito sull’esito del voto ungherese:
“Gli europarlamentari hanno votato contro la proposta di discutere l’esito del referendum in Ungheria in assemblea plenaria”

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