A Venezia monta il malcontento contro il turismo di massa. Centinaia sabato sono scesi per le calli veneziane per riprendersi la città, strapparla dallo spettro Disneyland. I numeri parlano da soli: sono 34 milioni quelli che arrivano ogni anno a Venezia che ne puo ospitare solo 12 milioni. I servizi sono inadeguati e il degrado è quotidiano. I veneziani sono in fuga: dal 1951 i residenti del centro storico sono calati da 175 mila a 56 mila.
“Siamo a favore di Venezia e dei veneziani e noi esiliati a Mestre vogliamo a tornare a Venezia”, dice Mario Secchi, giornalista de Il Gazzettino.
Ad animare la protesta il gruppo Generazione ’90 formato da giovani che vogliono continuare a vivere in una città autentica come quella che ha conosciuto la loro generazione
“Una bella passeggiata fino al mercato di Rialto per riprenderci la città per dare un segnale di unità per tutti le associazioni e i gruppi, le realtà cittadine. Questa è una città che esiste e vuole resistere. Ha bisogno di normalità e di quotidianità, noi ci siamo e vogliamo continuare a esserci”, spiega Marco Caberlotto di Generayione ’90.
L’Unesco ha chiesto all’Italia una strategia integrata di sviluppo e turismo sostenibile. L’inclusione di Venezia nella lista dei siti patrimonio dell’umanità è a rischio.