A poche ore dalla tregua la Siria ha vissuto una delle giornate più sanguinose secondo l’opposizione, e Bashar al Assad, in visita a Daraya, ha detto di voler riconquistare tutto il territorio perduto. Daraya è una cittadina a una ventina di km da Damasco, ripresa ai ribelli dopo quasi quattro anni di assedio.
“Visitando questa zona diamo anche il messaggio che lo Stato siriano è determinato a recuperare ogni zona da quei terroristi. Siamo determinati a riportare la pace e la sicurezza. E ci impegniamo alla ricostruzione delle infrastrutture, a ricostruire tutto quello che è stato distrutto a livello materiale e umano”.
Dichiarazioni fatte subito dopo la preghiera per l’Eid al Kebir, cui Assad ha partecipato nella Moschea di Daraya.
La nuova tregua concordata da Russia e Stati Uniti non riguarderà le zone occupate dall’Isis e dai gruppi che fanno capo ad Al Qaida, mentre cessano temporaneamente le ostilità tra tutti gli altri attori del conflitto. I ribelli accusano il regime di aver scaricato bombe su un mercato a Idlib, dove sarebbero morte 60 persone, e nella provincia di Aleppo, dove si parla di altri 45 morti. Bombardamenti avvenuti subito dopo l’annuncio dell’accordo per la tregua e poche ore prima della sua entrata in vigore.