La Banca centrale europea non si arrenderà davanti alla bassa inflazione che da mesi ormai stringe nella sua morsa il blocco della moneta unica.
La promessa solenne è del presidente Mario Draghi, che sceglie proprio il “nido dei falchi” (quella Bundesbank tedesca che lo accusa di eccessivo interventismo) per sottolineare un punto fondamentale: i rischi di una mossa tardiva superano di gran lunga quelli di una manovra troppo precoce.
Tutto pronto, insomma, per un nuovo allentamento della politica monetaria dell’Eurotower, il quale potrebbe arrivare già a marzo sotto forma di un’espansione del piano di acquisto di titoli di Stato o di un ulteriore abbassamento del tasso sui depositi effettuati dalle banche (già in territorio negativo).