Multe fino a 60mila euro per i giornalisti che pubblicheranno notizie in contrasto con la versione del governo. L’Egitto di Abdel Fatah al-Sisi sacrifica la libertà di stampa in nome della lotta al terrorismo.
La legge introduce anche la sospensione dell’esercizio della professione per 1 anno.
La riforma della normativa anti-terrorismo era stata annunciata dal Presidente egiziano dopo l’assassinio del Procuratore generale Hisham Barakt, attentato mai rivendicato, e da una strage di 21 soldati egiziani sul Monte Sinai negli attacchi delle organizzazioni fondamentaliste. Episodio in cui la stampa riportò un bilancio più grave.
La riforma del Presidente-generale riguarda anche la sorte dei 3 giornalisti di Al-Jazeera in carcere con l’accusa di aver sostenuto i Fratelli musulmani. Condannati a 10 anni in primo grado, hanno ottenuto un nuovo processo.
Tra i provvedimenti approvati c‘è anche la pena di morte per chi fonda o guida una cellula terrorista.