In Egitto il ‘‘Partito Giustizia e Libertà’‘ esce fuori dalla scena politica. A firmare l’ultimo atto della sua fine è l’Alta Corte amministrativa del Paese che ha deciso la dissoluzione del braccio politico della Fratellanza musulmana, già dichiarato ‘‘terrorista’‘ dal governo del Cairo.
Per la suprema Corte, il ‘‘partito ha violato la legge”. La decisione non è appellabile, stando ai media governativi egiziani.
L’ex presidente Morsi, leader della Fratellanza, è stato deposto il 3 luglio del 2013 da un golpe militare. A prendere il potere come nuovo presidente dell’Egitto, per un mandato di quattro anni, è stato nel giugno scorso l’ex capo dell’ esercito Abdel Fatah al-Sisi.