Una sentenza che sta facendo discutere. Saif Al Islam, il secondogenito di Muammar Gheddafi, è stato condannato a morte dal tribunale di Tripoli. Sentenza definita illegittima dal governo di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale. Stessa pena per altri 8 imputati, tra cui un ex capo dell’intelligence e l’ex primo ministro.
Un verdetto criticato anche dalle Nazioni Unite, dal Consiglio d’Europa e da molte ONG che denunciano l’assenza di un processo equo. Come lo stesso avvocato difensore di Saif Al Islam: “I verdetti sono stati molto duri. Non ci aspettavamo una decisione el genere per gli imputati, ci sarà un ricorso alla Corte Suprema”, ha detto l’avvocato Hussien Al-Sherif.
Tutti sono accusati di crimini di guerra e di aver represso le proteste pacifiche durante la rivoluzione del 2011. Intanto la milizia si rifiuta di consegnare Saif Al Islam al governo filo-islamista di Tripoli.