Pronto alle dimissioni in caso di una vittoria del Si. Dopo Tsipras anche Varoufakis scende in campo a sostegno del No. In un’intervista rilasciata a una radio australiana, il Ministro delle Finanze greco ammette:” Il no è un voto per una Grecia orgogliosa in un’Europa decente”. Mentre a Bloomberg ha confermato: “Non firmeremo nessun accordo che non comprenda una ristrutturazione del debito”.
Why a NO vote in the Referendum is a Yes for a proud Greece in a Decent Europe – Talking with Phillip Adams, on LNL http://t.co/Qd2QZ64Eki— Yanis Varoufakis (@yanisvaroufakis) July 2, 2015
Mentre il Consiglio d’Europa esprime i propri dubbi sulla costituzionalità del referendum, così come il Consiglio di Stato greco, sulla stampa campeggiano le ragioni del “Si” e del “No”, che seppure ancora in testa (al 47%) è dato in calo negli ultimi sondaggi. Una tendenza in crescita dopo l’avvio del blocco dei capitali.
Ieri la riapertura di 1000 filiali per permettere ai pensionati sprovvisti di